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Oggetto:

Tecniche Chimico-Fisiche di Investigazione Forense

Oggetto:

Crime Scene Investigation and Introduction to Forensic Pathology

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
MFN0199
Docenti
Prof. Gianmario Martra (Titolare del corso)
Dott. Domenica Marabello (Titolare del corso)
Corso di studi
Corso di laurea magistrale in Chimica Clinica Forense e dello Sport D.M. 270
Anno
2° anno
Tipologia
Caratterizzante
Crediti/Valenza
8
SSD dell'attività didattica
CHIM/02 - chimica fisica
CHIM/03 - chimica generale e inorganica
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Scritto ed orale
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

Scopo del corso è fornire agli studenti i mezzi per utilizzare alcune metodiche basate sull’utilizzo dei raggi X e dei fasci elettronici per l’analisi qualitativa e quantitativa di materiali e prodotti in ambito forense. A questo fine, materiali modello e sistemi reali saranno preparati (seguendo le opportune metodiche basate sul tipo di campione da analizzare) e saranno analizzati attraverso la diffrattometria di raggi X da polveri cristalline e la microscopia elettronica SEM e TEM. Verrà anche discussa la diffrazione dei raggi X da cristallo singolo. Nella prima parte del corso verranno approfonditi i principi chimico-fisici su cui si basano le tecniche suddette ed in particolare: interazione radiazione elettromagnetica-materia; fenomeni di diffusione e diffrazione della luce; elementi di cristallografia (elementi di simmetria, reticoli di Bravais, gruppi spaziali, legge di Bragg). Successivamente verranno trattati nel dettaglio i fenomeni alla base della tecnica di diffrazione dei raggi X e di microscopia elettronica: Diffrazione dei raggi X: diffrazione dei raggi X da parte di un cristallo e di polveri cristalline; strumentazione; osservazione, trattamento e montaggio del campione; interpretazione dei risultati; uso di banche dati cristallografiche; possibili errori nell’utilizzo della tecnica; vantaggi e svantaggi dell’utilizzo della diffrazione per polveri rispetto ad altre tecniche di indagine forense; esempi di applicazioni nella chimica forense. Cenni alla tecnica di diffrazione da cristallo singolo ed esempi di applicazioni in ambito forense. Microscopia elettronica: verrano trattate le metodiche in scansione (accoppiate con la tecnica EDX) ed in trasmissione facendo riferimento agli strumenti utilizzabili, alle condizioni operative ed alle problematiche che esse possono causare ai campioni analizzati, al tipo di dati sperimentali ottenibili ed all’elaborazione dei risultati per la caratterizzazione finale (strutturale, morfologica e talvolta di superficie) dei prodotti analizzati. Il corso prevede un’ampia sezione dedicata alle esercitazioni di laboratorio che verteranno sull’applicazione delle metodiche citate (preparazione del campione, montaggio, raccolta dei dati), sulla elaborazione dei risultati ottenuti e sulla comparazione di tali risultati con dati di letteratura ottenuti da riviste specifiche nel settore.

Oggetto:

Risultati dell'apprendimento attesi

Alla conclusione del corso gli studenti dovranno aver acquisito le competenze per poter utilizzare le metodiche basate sull’utilizzo dei raggi X e dei fasci elettronici per lo studio di campioni di interesse forense. Le competenze acquisite con lo studio, condotto parallelamente in laboratorio su sistemi modello e su campioni reali e su riviste specializzate nel settore dell’indagine forense, permetteranno agli studenti di estendere l’applicazione delle metodiche anche in campi non esaminati direttamente durante il corso

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

Dispense fornite dai docenti, testi di riferimento indicati dai docenti, lucidi e diapositive power-point proiettate a lezione



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Ultimo aggiornamento: 03/07/2014 15:09
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